DIMMI CHE AZIENDA SEI
LA NORMA ISO 9001 È ADATTA A TUTTE LE TIPOLOGIE DI AZIENDA.
Qui sotto alcuni casi fittizi basati su esempi di aziende reali:
MICROIMPRESA
Ha forti problemi legati ai pagamenti ed alla difficile situazione economica, pur mantenendo una produzione di forte qualità, basata sulla sua consolidata esperienza.
Il sistema ISO 9001 ha garantito nel tempo alcuni promettenti sbocchi di mercato e, in passato, l’acquisizione di alcune importanti commesse. Potrebbe adesso creare le premesse per un efficace passaggio generazionale e per una crescita complessiva del business. Tuttavia al momento i costi di conversione si presentano proibitivi, anche in termini di know how specifico e di accesso ai consulenti qualificati a fornire tali servizi.
Inoltre sarebbe necessario coprire meglio l’azienda dai rischi di compliance (D. lgs 231.01) e da quelli finanziari, come richiesto sempre più dai clienti (tra cui figurano alcune aziende di grandi dimensioni) cercando al contempo ed anche in virtù di ciò un più efficace e soddisfacente rapporto con i soggetti finanziatori.
DI CONSEGUENZA E' NECESSARIO:
• accedere a servizi qualificati, ma integrati e pertanto meno costosi;
• fare della qualità, sfruttando la conversione alla Edizione 2015, uno vero strumento di gestione manageriale, su cui impostare un serio ragionamento su come ed in quale direzione guidare il business nei prossimi anni;
• non perdere le opportunità faticosamente acquisite anche grazie al conseguimento ed al mantenimento della certificazione;
• sfruttare al meglio l’opportunità offerta dal rapporto con grandi clienti e banche, migliorando la sua immagine e la sua capacità di comunicazione
PMI SETTORE SERVIZI
Partecipa di frequente a gare con enti pubblici, è in possesso della precedente certificazione sulla qualità ISO 9001:2008.
Spesso si chiede se sia il caso di abbandonare il sistema sulla qualità e quali siano i costi legati all’adeguamento alla nuova ISO 9001.
E’ dotata del solo sistema ex D.Lgs 81/2008. Non ha attivo un sistema ex D.Lgs. 231-01.
DI CONSEGUENZA:
L’ acquisizione di una certificazione finalizzata alla acquisizione di un bando, ad un requisito cogente o alla richiesta di un cliente importante è spesso non solo come dovrebbe essere, il legittimo punto di partenza di un processo certificativo ma ne rimane anche il punto di arrivo.
Nel nuovo contesto ciò non solo non è consigliabile, ma non è neanche tecnicamente possibile.
Il passaggio che si impone è infatti di tipo gestionale e manageriale e la sollecitazione del mercato rappresenta una occasione da non perdere per far compiere a tutta la propria organizzazione un vero salto di qualità.
Inoltre il monitoraggio dei rischi, iniziale ed on going, costituisce la base per potersi dotare di un modello 231-01 efficace, requisito indispensabile proprio per una ben strutturata e sostenibile gestione dei rischi associata alle commesse ottenute.
MEDIA IMPRESA GIA’ CERTIFICATA
Partecipa di frequente a gare con enti pubblici, è in possesso della precedente certificazione sulla qualità ISO 9001:2008. Già certificata ISO 14001 e ISO 9001:2008, di sovente a conduzione familiare, si trova ad affrontare questioni manageriali come il passaggio generazionale. Ha esigenza di supporto qualificato nella gestione di operazioni straordinarie e nel settore del marketing e comunicazione. Il Management vuole stabilire, con modalità diverse rispetto al passato, un dialogo con i propri stakeholder e ad analizzare con cura il contesto strategico e competitivo. Mantiene attivo un sistema di controllo ex D.Lgs 231-01, ma lo stesso è scarsamente e sporadicamente mantenuto.
DI CONSEGUENZA:
• in ogni serio processo di due diligence si tiene conto dei certificati acquisiti dalle aziende;
• i risultati degli audit (audit report) sono portati alla diretta conoscenza dei consigli di amministrazione, degli organismi di sorveglianza e dei collegi sindacali;
• il mantenere diversi sistemi certificati su perimetri differenti e con interlocutori (intesi come enti di certificazione) differenti sta perdendo di senso. Si va verso una progressiva e naturale integrazione e copertura globale, favorita da un lato dalla impronta gestionale della nuova ISO 9001 e dall’altro dalla crescente specializzazione delle varie famiglie di norme specialistiche;
• in un processo di turnaround come pure in uno di passaggio generazionale, è fondamentale affidarsi ad un set di policy e procedure solide, codificate e ben correlate, come punto di partenza per ogni cambiamento e per il passaggio efficace delle competenze;
• il possesso delle certificazioni rafforza il capitale intangibile e reputazionale dell’azienda;
• i processi di marketing e comunicazione con gli stakeholder sono indubbiamente favoriti da un approccio ISO 9001-2015, visti gli evidenti e molteplici richiami all’analisi del contesto competitivo, all’analisi strategica, al dialogo ed al coinvolgimento degli stakeholder.
IMPRESA MEDIO/GRANDE DEL SETTORE SERVIZI
Già certificata ISO 9001:2008 e ISO 27001:2013, con un forte orientamento all’internazionalizzazione.
Le certificazioni sono state ottenute nel tempo con diversi enti certificatori.
Ha bisogno di una ristrutturazione dell’area commerciale per far fronte al crescente contesto competitivo e di elaborare un serio piano integrato strategico e di marketing. Ha allo studio una importante operazione di joint venture con un partner europeo.
Per questo ha necessità di riorganizzare il suo sistema di controllo di gestione e di modernizzare l’infrastruttura IT.
Avrebbe la necessità di ottenere la certificazione ISO 22301 per la business continuity.
Ha un sistema D.Lgs 231-01, ma lo stesso, una volta implementato, non è stato più aggiornato.
DI CONSEGUENZA:
E’ tempo di rilanciare e specializzare i sistemi certificati, sempre più richiesti all’estero, dove la ISO 9001 è ormai vissuta come “punto di ingresso” a sistemi sempre più pervasivi e strutturati.
Norme come ISO 27.001, 20000 e 22301 sono estremamente utili e perfettamente integrabili con la nuova ISO 9001.
Importante unificare la gestione sotto un unico ente certificatore, onde ridurre tempi, costi e carico di lavoro associati al processo di mantenimento dei vari schemi.
GRANDE IMPRESA (GRUPPO INTERNAZIONALE)
Appartenente a un grande gruppo internazionale, con attività assai diversificate e un ampio portafoglio certificativo. Essendo parte di un gruppo diversificato e con sedi all’estero, necessita di una costante e progressiva opera di standardizzazione e di raccordo tra le varie policy interne, e di adattamento ai sistemi legislativi vigenti nei vari Paesi in cui il Gruppo è operativo.
Possiede e tiene attivi tutti i principali sistemi di compliance.
Gli stessi però hanno al momento una gestione totalmente indipendente e separata. Sussiste la necessità di implementare un servizio di internal audit.
Esiste una funzione incaricata della compliance e una della gestione della qualità.
Tutta questa attività di gestione costa molto ed è in capo attualmente a varie unità e divisioni aziendali con tempistiche, consulenti e modalità di esecuzione diverse e spesso sovrapposte.
DI CONSEGUENZA:
E’ possibile utilizzare efficacemente la qualità come base per raccordare finalmente tutti i sistemi aziendali implementati nel tempo.
La ISO 9001 costituisce inoltre la base più solida ed internazionalmente riconosciuta per unificare le varie policy aziendali, nel rispetto delle legislazioni dei vari Paesi in cui si opera.
Le attività di internal audit sono inoltre integrabili e funzionali a tutti i vari sistemi aziendali
Unificare le funzioni ed i sistemi sotto la gestione di una unica area contribuirebbe a ridurre notevolmente i costi, spesso percepiti, e considerati, molto alti per una cattiva gestione contrattuale ed una inutile duplicazione di processi, tempistiche e consulenze